27 gennaio 2025. Giornata della memoria
Data pubblicazione 27 gennaio 2025
Il 27 gennaio 1945 fu il giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz liberando i pochi superstiti rimasti all’interno di esso. Nel 2005 questa data fu scelta dall’Assemblea delle Nazioni Unite come giornata internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. Questa giornata è stata istituita per non dimenticare le atrocità commesse dal regime nazista, in particolare contro gli ebrei, ma anche contro rom, disabili, prigionieri di guerra sovietici, omosessuali e altre categorie di persone ritenute "indesiderabili", per ricordare la Shoah, per ricordare le leggi razziali, per ricordare la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, per ricordare gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che hanno rischiato la propria vita opponendosi al progetto di sterminio del popolo ebraico.
La Giornata della Memoria non è solo un’opportunità per ricordare le vittime, ma anche per educare la società a non dimenticare le atrocità del passato e a evitare che simili crimini si ripetano in futuro. È una giornata che ci invita a riflettere sulle conseguenze della disumanizzazione, dell'intolleranza e dell’odio, valori che, se non contrastati, possono sfociare in violenze sistematiche.
In questa giornata, densa di incontri e manifestazioni, è fondamentale che, soprattutto la scuola, si impegni a tramandare l’orrore dei campi di sterminio e delle leggi razziali, affinché gli studenti di oggi diventino domani cittadini coscienziosi e consapevoli, capaci di essere un argine contro ogni violenza o oppressione e di mantenere viva la memoria delle vittime e a promuovere la cultura della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti umani.
La storia ci ha insegnato che questa giornata non è, e non deve essere, solo una ricorrenza istituita per ricordare e non dimenticare i 15 milioni di persone rimaste vittime dell’Olocausto. Ma che, piuttosto, deve essere monito e motivazione, insegnamento e ispirazione per non reiterare atti di bassa umanità. Perché se è vero che il passato è passato è altrettanto vero, purtroppo, che, passano gli anni ma il presente continua a non migliorare.
Inoltre, la Giornata della Memoria ci invita a riflettere anche sulle responsabilità individuali e collettive di fronte alle ingiustizie, sottolineando l'importanza di non restare indifferenti di fronte alle discriminazioni e alla violenza, ma di agire sempre in difesa dei diritti e della dignità di ogni essere umano. Il dovere e la responsabilità della memoria hanno un peso ancestrale che noi tutti dobbiamo portare e che va compreso e condiviso per spezzare questa catena d’odio e affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.