Iscriviti alla FLC CGIL Pavia
Data pubblicazione: 24 aprile 2025
Arriveremo a 100 e dopo andremo avanti, a celebrare il 25 aprile.
Perché non ne sono bastate 80, di Feste della Liberazione dal nazifascismo, per vedere applicata la Costituzione della Repubblica come vorremmo; come avrebbe voluto chi quella Carta l’ha scritta. Non ne sono bastate 80 per ripudiare “la guerra … come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”; non per accogliere “lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana…”, qualunque sia la geografia da cui proviene; non per essere certi che il lavoro sia un posto sicuro sempre; non per poter “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” . Lo faremo finché quelle e quegli studenti “privi di mezzi” di cui giustamente si ricorda l’articolo 34, non potranno “…raggiungere i gradi più alti degli studi”, senza altra fatica che non sia quella che lo studio richiede.
E ancora andremo avanti, a celebrare la Resistenza, anche se tutto questo si realizzerà. Perché la lotta di Liberazione è stata lotta internazionale, con donne e uomini di tutte le geografie a combattere al fianco delle partigiane e dei partigiani d’Italia. A loro dedicheremo questo giorno.
Ma se il 25 aprile è giorno di memoria per chiunque abbia a cuore i valori della democrazia, per chi lavora nel mondo della conoscenza, soprattutto per noi della FLC CGIL, lo è ancora di più. Semplicemente perché è compito nostro (e quanto delicato è questo compito!) trasmettere alle giovani generazioni il vero senso storico della Resistenza antifascista, non soltanto quella degli anni ’43-’45, ma quella che l’ha preceduta e la successiva, compresa l’attuale. Viviamo infatti in un momento in cui si moltiplicano gli atti intimidatori verso chi difende la Carta e la democrazia, verso chi tutela il sapere storico e lo diffonde, verso chi si schiera dalla parte delle minoranze discriminate. Farne un elenco, fosse anche solo riferito agli ultimi mesi, sarebbe troppo lungo.
E allora andremo avanti! Anche perché le celebrazioni sono importanti, ma solo se inserite in un percorso continuativo: ciò che noi della FLC CGIL abbiamo scelto di fare. Perché la nostra idea è quella di un sindacato aperto, democratico, libero, in cui il/la sindacalista non è depositario/a dei segreti del mestiere, ma una persona con cui parlare, con cui condividere, soprattutto discutere. Con queste idee e questo spirito abbiamo affrontato le ultime elezioni RSU, ottenendo quei risultati straordinari che ci dicono che la strada è quella giusta.
Il nostro 25 aprile, quest’anno in particolare, è iniziato molti mesi fa. Abbiamo cantato per i diritti delle donne e dei popoli oppressi, abbiamo dialogato con scrittrici e storici, camminato sui sentieri della Resistenza in Oltrepò. La nostra Festa della Liberazione proseguirà, se lo vorrete, se come crediamo vi sono cari i valori della Costituzione democratica e antifascista, insieme a voi.
Arriveremo a 100 e dopo andremo avanti!
Buon 25 aprile!
Anche questo 25 Aprile Riproponiamo alcune lettere delle condannati a morte della resistenza (non possiamo pubblicarle tutte, ma ne consigliamo la lettura, di seguito il link), perché sono un esempio commovente di quanto siano forti le idee e il senso di giustizia. Nessuno di questi ragazzi, giustiziati da tedeschi e fascisti, è felice di morire, ma tutti sono sereni perché sono certi che alla fine le loro idee vinceranno e l'Italia sarà libera e più giusta. Il loro sacrifico ci richiama alle nostre responsabilità, obbligandoci a non lasciare andare in malora il nostro paese. (fonte FLC CGIL)
Per consultare online le lettere dei condannati a morte della Resistenza:
Il lavoro di digitalizzazione e trascrizione dei documenti, in continuo divenire, è cominciato a partire dal materiale contenuto nei fondi archivistici donati all’Istituto Nazionale per il Movimento di Liberazione in Italia di Milano, intitolato a Ferruccio Parri:
http://www.italia-resistenza.it/