Sarà un anno come gli altri (Uniamoci!)
Data pubblicazione: 1 settembre 2021
Quello che si apre oggi, sarà un anno come gli altri; uno dei tanti successivi alle riforme dell’Istruzione di Moratti, Gelmini e Renzi. Quindi no, non sarà un anno speciale.
Sarà un anno come gli altri, ci saranno migliaia di lavoratrici e lavoratori precari, la maggior parte dei quali preferirà non dire nulla davanti a un’ingiustizia, non intervenire durante le riunioni, evitare di fare proposte. Vivrà insomma come se fosse un ospite, in punta di piedi. Eppure i docenti a tempo determinato non sono in classe per gentile concessione, ma perché la scuola ne ha profondamente bisogno.
Sarà un anno come gli altri, quindi i/le docenti si troveranno a compilare decine e decine di moduli, il più delle volte inutili, con la consapevolezza che quel tempo potrebbero impiegarlo per i loro studenti, per preparare un’attività, per aggiornarsi. Avranno timore di un test Invalsi. In sala professori, senza farsi sentire, se ne lamenteranno con qualche collega, ma nulla di più.
Sarà un anno come gli altri perché molti stipendi tarderanno ad arrivare, perché qualche punteggio risulterà sbagliato, come qualche conteggio.
Sarà un anno come gli altri perché le aule saranno piene, molto piene. Perché in classe farà freddo, molto freddo, e poi caldo. Perché una parte delle ore di sostegno verrà gestito da cooperative private che pagano solo le ore effettivamente svolte e, se quel giorno l’alunno è assente, si torna a casa senza un soldo.
Sarà un anno come gli altri, perché i/le dirigenti si vedranno arrivare ordini e contrordini dal Ministero in continuazione e dovranno agire in fretta nella loro scuola, con tutti i plessi, e in quella di cui hanno la reggenza, con tutti i plessi. Ci ricordiamo tutti del cambiamento del sistema di valutazione per la primaria, arrivato in pieno corso d’anno.
Collaboratrici e collaboratori scolastici dovranno fare quello che hanno sempre fatto, solo più in fretta. E che sarà mai? Gli/Le assistenti amministrativi/e quest’anno non dovranno – si suppone – controllare punteggi. Quindi per loro sarà un anno come gli altri. I DSGA dovranno semplicemente gestire la situazione. Semplicemente.
Un anno straordinariamente normale, con solo in più la pandemia in corso.
Se tutto questo è la normalità (e molto altro di cui non discutiamo qui, ma abbiamo reso l’idea) allora è arrivato il momento che il mondo della scuola torni a unirsi per difendere i propri diritti e perché il lavoro torni a essere valorizzato. L’istruzione è il pilastro della società che verrà e chi vi opera non può più stare in silenzio. Attraverso il dialogo e la rappresentanza è possibile intervenire in ogni ambito. Ciò che conta è la partecipazione attiva. Oggi più che mai è necessario rinforzare quello spirito di classe che solo può spingere lavoratori e lavoratrici della scuola verso un futuro migliore. Accompagnare i giovani colleghi, ascoltare i più anziani, discutere e intervenire, aiutarsi a vicenda e, quando è necessario, difendersi a vicenda. Si può fare. La FLC CGIL Pavia ormai da tempo lavora alla costruzione di un sindacato che sia, prima (e non anche) luogo di dibattito e cultura, di scambio e di supporto. Continueremo su questa strada, con conferenze, incontri, progetti. Stiamo lavorando alla creazione di una biblioteca, ci siamo aperti ai social come luogo di confronto e di servizio allo stesso tempo; stiamo avviando un Coordinamento precari, per far sì che lavoratrici e lavoratori abbiano sempre un punto di riferimento certo e affidabile; saremo sempre più presenti sul territorio. Tutto questo, però, senza l’impegno di tutti quanti hanno a cuore la scuola, sarà più difficile. Così come complicato è rappresentare una classe di lavoratori disunita, che insegue logiche individualistiche di stampo neoliberista, le quali poco possono avere a che fare con la trasmissione dei valori democratici della nostra Costituzione. Unirsi, dunque, è oggi la priorità. Unirsi “per”, non “contro”. E insieme lottare per la scuola pubblica.
A tutti i lavoratori della scuola auguri di buon anno scolastico dalla FLC CGIL Pavia.