Legge di bilancio 2021: le nostre schede di lettura

Data pubblicazione: 3-gen-2021 11.23.22

Gli approfondimenti del provvedimento riguardano i settori della conoscenza (scuola, università, ricerca, AFAM e formazione professionale).

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 30 dicembre 2020 n. 178 concernente Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.

Si tratta di un provvedimento deludente in termini di risorse messe in campo, di interventi nell’immediato o in prospettiva, di visione riformatrice dei sistemi della conoscenza.

Abbondano interventi settoriali che sono ben lontani dal delineare un reale e significativo cambio di rotta rispetto alle scelte politiche degli ultimi anni sui settori della conoscenza.

Riguardo al rinnovo contrattuale, nonostante il finanziamento aggiuntivo di 400 mln previsto dal ddl di bilancio 2021, le risorse complessive stanziate per i rinnovi contrattuali sono ancora insufficienti. Infatti le risorse stanziate sono comprensive oltre che dell’indennità di vacanza contrattuale erogata ai lavoratori pubblici che verrà riassorbita al momento dei rinnovi contrattuali, anche delle risorse necessarie a confermare l’elemento perequativo introdotto in occasione dei rinnovi contrattuali relativi al triennio 2016-2018 (comma 869), e delle risorse destinate ai trattamenti economici accessori del personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Alla luce di ciò le risorse effettivamente disponibili per i rinnovi contrattuali ammontano a poco più di 3,2 MLD, una cifra inadeguata per rinnovare il contratto di lavoro di oltre 1,8 milioni di lavoratori della PA (più altri 1,4 milioni di lavoratori pubblici dei settori non statali cui spetta la medesima percentuale di aumento anche se gli oneri sono posti a carico dei bilanci dei rispettivi enti di appartenenza). Per il comparto Istruzione e Ricerca (che comprende scuola, ricerca, afam, e università) ciò comporta un aumento degli stipendi in percentuale di circa il 3,5%, ovvero di 83 euro medi mensili lordi, ben lontano da quell’aumento a “tre cifre” da tempo promesso.

Proponiamo una serie di schede di lettura della legge analizzando singolarmente ogni proposta normativa ed esprimendo su ognuna di esse una nostra valutazione e avanzando specifiche proposte.

legge 30 dicembre 2020 n. 178

schede di lettura della legge