8 marzo: Giornata Internazionale della Donna

Data pubblicazione: 8-mar-2021 8.09.01

8 marzo, festa della donna? NO, questa denominazione impropria ha comportato, nel corso degli anni, una perdita del valore originario della ricorrenza e, poiché le parole sono importanti in quanto generano la realtà in cui viviamo, bisognerebbe chiamarla nel modo corretto. L’8 marzo ricorre la Giornata internazionale della donna in molte nazioni, in seguito ad una proposta di risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1977, nel rispetto degli avvenimenti accaduti in America e in Europa nel corso del ‘900: lo scopo è celebrare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e promuovere nuove attività che  perpetuino la lotta tutt’oggi necessaria.

L’origine della ricorrenza è spesso attribuita ad avvenimenti storici che non rappresentano però la  vera motivazione dell’istituzione della Giornata internazionale della donna. Il primo risale all’8 marzo 1911 quando un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York stava scioperando da giorni contro le terribili condizioni lavorative: per stroncare la protesta, i proprietari dell’azienda bloccarono le uscite della fabbrica ma qualcosa andò storto e scoppiò un incendio che uccise ben 134 lavoratrici.

Il secondo evento storico risale alla rivoluzione di febbraio in Russia durante la prima guerra mondiale. L’8 marzo 1917, insieme a tutti gli uomini in rivolta, molte operaie russe scesero in piazza a protestare contro lo zar e questa data viene ricordata come determinante per la storia del genere femminile.

La genesi della giornata internazionale si deve alla Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, svoltasi a Copenaghen nel 1910, nella quale si propose, sulle orme del Partito Socialista americano, l’idea di una giornata dedicata all’importanza delle donne all’interno della società. Solo nel 1921 si pensò ad un’unica data internazionale e la scelta cadde sull’8 marzo probabilmente in riferimento agli avvenimenti russi del 1917.

Questo anno di pandemia mondiale ha sottolineato come il divario sociale, lavorativo, politico ed economico tra uomini e donne sia ancora troppo pronunciato e come, in caso di difficoltà, quelle a patire per prime siano sempre le donne. Secondo l’Istat, nel 2020, su 444 mila occupati in meno rispetto al 2019, 312 mila sono donne. Durante il lockdown, gli omicidi di donne in ambito affettivo/familiare sono arrivati al 50% rispetto gli omicidi totali.

L’8 marzo deve riacquistare l’importanza che merita e ispirare sempre più movimenti, mobilitazioni e proteste, quando necessario, per ottenere i diritti e le opportunità che le donne meritano.

Buon 8 marzo.